TRIPI, LA FESTA DI SAN VINCENZO GRAZIE AGLI EMIGRATI AMERICANI

La festa patronale di Tripi si è rivelata un successo grazie alla volontà degli organizzatori davvero motivati nonostante le difficoltà del maltempo e delle condizioni economiche del Comune. La comunità ha ritrovato nuova linfa grazie alle attività promosse in occasione della festa patronale: la sagra della Salsiccia del 31 agosto, la festa ludica con i bambini e i loro genitori, attraverso la mostra dei loro disegni e infine il sabato, la degustazione dei prodotti tipici locali, dalle cuddure – tipico biscotto tripense – alla focaccia, le “sfingi” e i maccheroni. Il tutto con la collaborazione tra amministrazione comunale e imprenditori locali. Unica nota stonata, la mancata opportunità colta da questi ultimi che hanno semplicemente consegnato i prodotti da consumare senza però presenziare agli stand e rispondere alle richieste dei numerosi turisti presenti. Una festa che raccoglie ogni anno molti tripensi che rientrano nel paesello d’origine proprio per salutare il santo. Quest’anno, storia nella storia, 4 nuclei famigliari residenti oggi negli Stati Uniti d’America ma originari di Tripi, hanno donato centinaia di dollari che hanno reso possibile la festa stessa. Segno che San Vincenzo è ancora una festività molto sentita fuori dai confini di Tripi, visto gli anni – anni 50’ – in cui risiedeva una fiorente comunità superiore alle 5 mila unità. Nulla di paragonabile alle origini della civiltà Abacena precedenti persino a quella greca-romana. Una commistione di storia e tradizioni che fa rivivere borghi importanti per il patrimonio storico della Sicilia.

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